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Comune di Teggiano (SA),2000

Concorso Riqualificazione e valorizzazione del Cardo e del Decumano del centro storico

Ente banditore

Amministrazione Comunale di Teggiano (SA)

con R.T.P. Prof. arch. Marino Borrelli; arch. Antonio Cetrangolo;
arch. Ciro Fasano e arch. Domenico Paladino

il R.T.P. è risultato vincitore del I° Premio

La proposta per la riqualificazione e la valorizzazione del Cardo e del Decumano del Centro Storico di Teggiano prende spunto da un’attenta lettura dell’impianto urbano e delle sue peculiari caratteristiche architettoniche ed ambientali. L’impianto, particolarmente significativo grazie alla secolare permanenza degli elementi della composizione urbana, ovvero quelli primari – i monumenti – e quelli secondari – “Ia residenza”, offre non pochi spunti ad approcci progettuali limitati per estensione. Teggiano, infatti, come tutti i centri urbani medioevali di piccola e media dimensione, si ècostruito nel tempo all’interno della cinta muraria mediante un procedimento, definito di saturazione urbana, che consisteva nella costruzione sugli spazi liberi interni alle fortificazioni.

Il Comune di Teggiano nel mese di giugno del 2000 bandìun pubblico concorso per la progettazione e direzione dei lavori di “Riqualificazione e valorizzazione del Cardo e del Decumano del centro storico cittadino”.

Recentemente, raggiunto il limite fisico delle murazioni, come in molte cittàarroccate che ancora mantenevano il segno anche solo orografico delle murazioni, si èproceduto ad attivitàedilizie di sostituzione compromettendo talvolta il tessuto urbano stesso. Anche nel tessuto urbano di Teggiano permangono episodi assolutamente eccezionali, identificabili sia come elementi primari ­il Castello, le chiese, i conventi ed altro­ che come elementi secondari quali i palazzi nobiliari ma anche le semplici abitazioni, che, allo stesso modo e con lo stesso valore, contribuiscono alla costituzione dell’impianto urbano come opera d’arte unitaria.

In ogni impianto, però, esistono lacune urbane, ovvero punti in cui occorre intervenire per fornire una continuitàalla forma della città. E’ cosìche, anche a Teggiano, molti dei segni urbani esistenti, grazie alla loro particolare caratterizzazione architettonica, non necessitano di interventi di particolare consistenza.

Nello specifico del concorso di progettazione, l’analisi urbana condotta poneva in evidenza la necessitàdi risolvere in chiave architettonica, come completamento dell’esistente, almeno due punti di lacuna significativi irrisolti: piazza IV Novembre ­ giànota come piazza Valentino ­ e l’ampio invaso di corso Umberto I. Le restanti parti dell’area di intervento sembravano altrettanto caratterizzate dalla presenza degli elementi esistenti ma giàsature di architetture piùo meno significative: di conseguenza, pensare alla sostituzione edilizia in tessuti cosìcaratterizzati èda ritenersi un’attivitàimpropria.

Il progetto si proponeva, quindi, di intervenire con opere architettoniche nell’area di piazza IV Novembre e, in modo piùblando, su corso Umberto I° riproponendo, nelle parti restanti, un ridisegno colto delle pavimentazioni,rispettando i segni urbani esistenti e fornendo un metodo ed una regola di intervento.

La proposta progettuale riguardava interventi in aree formalmente omogenee e contigue: Area d’intervento A: piazza IV Novembre e zona antistante;

  • Area d’intervento B, stralcio B1: salita corpo di Cristo;
  • Area d’intervento B, stralcio B2: via S. Giorgio e discesa Sant’Andrea;
  • Area d’intervento C: piazza Portello;
  • Area d’intervento D: piazza Castello, Corso Umberto I° e via S. Cono; Area d’intervento

E: varie strade e vicoli interessati

L’intervento proposto interveniva con opere architettoniche nell’area di Piazza Umberto IV Novembre e su Corso Umberto I° riproponendo nelle parti restanti un ridisegno delle pavimentazioni rispettando i segni urbani esistenti e fornendo un metodo ed una regola di interventi.

Pavimentazioni: riferimenti tipologici

foto delle pavimentazioni presenti nella Certosa di Padula