Salerno, 1989
A.T.I._ Gastone Guerrino Costruzioni Generali S.p.A. Capogruppo
arch. L. De Chiara – arch. B. Centola progetto architettonico – ing. A. Esposito – ing. V. Iannizzaro prog. strut. e impianti. Consulenti ACUSTICA: prof. G. Sacerdote da Torino – arch. R. Trovato da Padova
Sezione longitudinale di progetto
Stato di fatto da Via Roma
Il problema preliminare alla redazione del progetto di restauro del teatro municipale G.Verdi fu la definizione del tipo di intervento in un organismo architettonico in relazione all’uso ed alla gestione delle attività che in esso si sarebbero svolte in futuro.
Non sarebbe opportuno, infatti, adottare una metodologia di intervento sulla struttura complessiva, giunta sostanzialmente intatta ai nostri giorni, senza avere approfondito:
Assonometria di progetto
Per tale motivo il gruppo di progettazione ritenne di svolgere uno studio più ampio, anche mediante l’apporto di consulenti altamente qualificati, estendendo la ricerca alla conoscenza di campi ritenuti indispensabili alla definizione degli interventi adottati e più precisamente:
Mantovana palchi
Il problema principale, determinato nel corso dell’elaborazione del progetto di restauro, fu quello relativo al riuso funzionale dell’intero complesso del palcoscenico, torre di scena e locali accessori.
Tale parte del teatro risultò, alle ricognizioni effettuate, sostanzialmente integra da modifiche e manomissioni, conservando quindi i caratteri originali dell’organismo, perfino di gran parte delle attrezzature e dei meccanismi di scena.
Le tendenze nel restauro degli edifici teatrali, sono ed erano orientate verso la adozione di un “restauro filologico”, tendente cioè alla conservazione e/o a ripristino anche nel nostro caso fu adoperata detta tendenza, infatti fu anche la conservazione dell’attuale spazio perl’orchestra (golfo mistico). Tale scelta, che è stata dettata principalmente dall’esigenza di assicurare maggiore funzionalità al teatro, in particolare per la rappresentazione di opere liriche, non pregiudica il restauro filologico ma evidenzia la modificazione “tecnica” del rapporto sala/orchestra/palcoscenico avvenuta nella seconda metà del secolo scorso.
Il progetto prevedeva di sottolineare, con il ripristino della decorazione originaria, tale modificazione, per una sua più facile lettura nel complesso del monumento.
Prospetto nord
Prospetto sud
L’organismo, che si configura come un classico “teatro all’italiana” del XIX secolo, è giunto ai nostri giorni sostanzialmente “intatto”, a meno della fossa (golfo mistico) dell’orchestra, realizzato in epoca più recente. Dalle prove effettuate dall’equìpe di esperti, risultava che la risposta acustica del teatro è soddisfacente per la prosa, poco soddisfacente per la musica da camera e la lirica, ed insoddisfacente per la musica sinfonica con grande orchestra e per l’opera del periodo romantico. Si rilevò che gli elementi relativi alla resa acustica della sala dovevano essere ridefiniti, soprattutto in riferimento alle attività della lirica e della musica sinfonica.
Di conseguenza l’intervento di restauro della sala prevedeva alcuni accorgimenti di cui qui di seguito si elencano i principali:
a – irrigidimento del pavimento del palcoscenico, ottenuto con l’installazione delle macchine sceniche richieste dal progetto guida;
b – irrigidimento del pavimento della platea, con la creazione di un piano di calpestio in essenza dura con sottostante interca pedine sopra il nuovo solaio, con gli accorgimenti ai fini antincendio;
c – irrigidimento dei pavimenti dei palchi, ottenuti con i nuovi solai latero cementizi;
d – sostituzione delle pareti divisorie dei palchi
piante di progetto
piante di progetto
progetto sipario